Bambini plusdotati: come si riconoscono?

Chi sono i bambini plusdotati? Con il termine plusdotazione o iperdotazione cognitiva si intende quell’insieme di caratteristiche che accomuna i bambini gifted. Si tratta di bimbi che hanno un’intelligenza molto più elevata rispetto alla media dei loro coetanei. Convenzionalmente, si parla di bambini plusdotati se hanno un Quoziente Intellettivo superiore a 130 punti. Ma non solo. I bambini plusdotati non si caratterizzano solo per le altissime capacità cognitive. Essi, spesso, mostrano anche una superiore velocità di processamento e maggiore capacità di analisi delle situazioni. Hanno un pensiero divergente molto sviluppato. Sono intuitivi. Hanno una buona memoria. Spesso possiedono anche capacità percettive fuori dal comune e una sensibilità molto accentuata.

I bambini plusdotati rappresentano circa il 2% della popolazione. Insomma, sono dei piccoli geni. Questo è vero, ma c’è un però.  Non dimentichiamoci che questi bimbi, anche se dispongono di capacità cognitive altissime, sono sempre dei bambini. Spesso, infatti, si ignora la dis-sincronia di sviluppo con la parte emotiva e relazionale. Se a livello cognitivo si tratta di bambini plusdotati, il livello emotivo-relazionale corrisponde all’età anagrafica. Anzi, non sempre. Molte volte, infatti, a causa delle grandi situazioni di stress che si trovano ad affrontare, possono sviluppare difficoltà proprio a livello emotivo, comportamentale e nelle relazioni con i coetanei.

BAMBINI PLUSDOTATI: COME SI RICONOSCONO?

Come si riconoscono i bambini plusdotati? Ovviamente, come sempre, non è possibile generalizzare. Ogni bambino, infatti, ha le proprie peculiarità, i propri punti di forza e aree dove fa un po più fatica. Anche i bambini plusodotati, duqnue, non sono tutti uguali. E’ possibile, però, rintracciare alcuni aspetti che sembrano accumunare i bimbi con iperdotazione cognitiva. Di seguito, proviamo a vederne alcuni.

 

  • CONTINUA RICERCA DI STIMOLI

    I bambini plusdotati sono alla continua ricerca di stimoli. Sono bimbi curiosi, amano fare mille domande e, spesso, non si accontentano di semplici risposte. I loro interessi vertono su temi complessi. Ad esempio, possono cercare informazioni sulla nascita dell’universo, sulla morte o sul senso della vita. Vi è un forte interesse per i concetti astratti, come, ad esempio, il tempo e lo spazio. Questa curiosità emerge già in tenera età e, via via, si fa sempre più forte. Per questo, spesso i bambini plusdotati si stancano facilmente degli stimoli quotidiani e sono insofferenti alle routine.

 

  • LINGUAGGIO RICCO E ACCURATO

    I discorsi dei bambini plusdotati sono diversi da quelli dei coetanei non solo nei contenuti. Spesso, lo sono anche nella forma. Molte volte, infatti, i bambini pludotati utilizzano un linguaggio “da grandi”, con un vocabolario ricco e forbito. Anche le frasi utilizzate sono complesse e articolate. E, questo, fin da che i bambini sono piccolissimi. Molte volte questo può apparire strano agli occhi dei coetanei, che possono arrivare a considerare “strano” o “sopra le righe” il loro compagno.

 

  • LETTURA E SCRITTURA PRECOCI

    Molte volte, i bambini plusdotati sorprendono genitori e familiari perché imparano da soli. Imparano, ad esempio, a leggere e a scrivere in autonomia. Senza l’insegnamento di nessuno. Spesso, in tenerissima età. Molte volte questo vale anche per il calcolo e per i numeri.

Bambini plusdotati

  • UMORISMO DA GRANDI

    Anche l’umorismo è diverso da quello dei compagni. Spesso, i bambini plusdotati hanno un umorismo più fine, “da grandi”. I coetanei non capiscono questo modo di scherzare e di fare battute e, a volte, possono considerare questo tipo di umorismo molto strano e poco divertente.

  • SENSO DI GIUSTIZIA

    Molte volte, i bambini plusdotati hanno un senso di giustizia molto marcato. Per questo, a volte eccedono nelle polemiche e tendono ad avere atteggiamenti sfidanti verso l’adulto.

 

BAMBINI PLUSDOTATI: ATTENZIONE ALLA DIS-SINCRONIA

Come già detto in precedenza, spesso si pensa che i bambini plusdotati siano dei piccoli adulti in miniatura. In realtà, essi sono dei bambini. Si parla di dis-sincronia proprio per indicare che, a fronte di una iperdotazione cognitiva, il loro sviluppo emotivo  corrisponde a quello anagrafico o, a volte, risulta anche inferiore, a causa dello stress a cui spesso è sottoposto. I bambini plusdotati, inoltre, vivono i sentimenti con grande intensità, hanno una profonda emotività e sono molto sensibili. Ne deriva che, inevitabilmente, la loro sofferenza è ulteriormente amplificata.

Molte volte i bambini plsudotati hanno una scarsa fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità. Contrariamente a quello che si può pensare, infatti, questi bimbi hanno un’autostima molto bassa. Le caratteristiche di questi bimbi, quindi, se non ben gestite, possono portare a sviluppare diverse difficoltà a livello emotivo. Possono insorgere disturbi d’ansia o, a volte, stati depressivi.

Se il contesto non riconosce e gestisce al meglio questa iperdotazione, si può andare incontro anche a difficoltà relazionali. I bimbi si sentono diversi dai loro compagni e inadeguati al contesto. Possono fare fatica ad inserirsi nel gruppo classe. A volte, vengono esclusi dai compagni perché considerati “strani”. Spesso con i coetanei faticano ad entrare in relazione o, quando ci riescono, si annoiano e non riescono a instaurare rapporti duraturi. Molte volte, dunque, preferiscono la compagnia dell’adulto. Tante volte, i bambini plusdotati amano ritagliarsi del tempo dove stare da soli e viaggiare con la fantasia.

 

BAMBINI PLUSDOTATI: LA SCUOLA

Nell’immaginario comune, il rapporto con la scuola dei bambini plusdotati è sicuramente positivo. Purtroppo, molto spesso non è così. Anzi. Se non riconosciuta e adeguatamente gestita, l’iperdotazione cognitiva può trasformarsi in un limite per il bambino. Purtroppo, ancora troppo spesso non si pone l’attenzione adeguata a queste situazioni. Molte volte i bambini plusdotati non vengono riconosciuti come tali. Spesso, infatti, vengono etichettati come irrequieti o iperattivi. Altre volte, insofferenti e distratti. Poco motivati. Oppositivi.
Riconoscere i bambini plusdotati e garantire loro un piano didattico personalizzato è fondamentale. Occorre tenere conto delle caratteristiche del bimbo, riconoscerne le specificità e promuoverne le potenzialità personali. E’ importante porre l’attenzione sul loro potenziale, per permettere ai bambini di esprimere al meglio se stessi e le proprie inclinazioni. Occorre creare il contesto adeguato dove i piccoli possono esprimersi. Ma non solo. Occorre prestare grande attenzione agli aspetti emotivi e relazionali, per fare il modo che i bambini possano stare bene con sé stessi e con gli altri. Solo in questo modo, infatti, è possibile garantire il loro benessere.
DOTT.SSA ANNABELL SARPATO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commenti