Educare i genitori all’uso di smartphone e tablet

Si parla spesso dell’importanza di educare bambini e adolescenti all’uso delle nuove tecnologie. Internet, infatti, risulta uno strumento estremamente utile e potente, in grado di migliorare la qualità della vita in maniera straordinaria. Tramite il cellulare, infatti,  oggigiorno possiamo leggere libri, cercare ricette, fare acquisti e orientarci nel Mondo. Insomma, con il cellulare possiamo fare quasi tutto. In quanto strumento estremamente potente, però, è importante usarlo in maniera adeguata e responsabile. Per questo è importante investire sull’educazione alle nuove tecnologie delle nuove generazioni. Ma per fare ciò, ovviamente, è opportuno che anche l’adulto si metta in gioco. Spesso, infatti, si trascura il fatto che è fondamentale, in primis, educare i genitori all’uso di smartphone e tablet. Solo in questo modo, infatti, è possibile tramettere un modello positivo e responsabile di utilizzo delle nuove tecnologie.

 

EDUCARE I GENITORI ALL’USO DI SMARTPHONE E TABLET:

E’ impossibile e, soprattutto, inutile e dannoso privare completamente i bambini delle nuove tecnologie. La nostra società si muove in quella direzione e, dunque, è più opportuno educare i bimbi ad utilizzare Internet in maniera consapevole e responsabile, piuttosto che privarli completamente. Ovviamente, però, è fondamentale tenere conto dell’età e del livello di sviluppo del piccolo. E’ impossibile pensare, infatti, che un bambino di quattro anni possa avere lo stesso accesso al cellulare di un ragazzino di dodici anni.

I bimbi di oggi vengono definiti “nativi digitali”, perché, fin dalla nascita, si trovano immersi nella tecnologia. Forse per la prima volta nella storia, sono i più piccoli che apparentemente sembra possano saperne di più dei genitori su come usare smartphone e tablet. I bimbi, infatti, già da piccolissimi, riescono a spiegare come muoversi nel mondo di internet. Per i loro genitori, invece, spesso è una realtà relativamente nuova. Si sono approcciati alle tecnologie magari già da piccoli, ma non sono nati immersi in questo mondo. Anche per gli adulti, dunque, il mondo di internet e le sue potenzialità sono ancora tutte da scoprire. Per questo, forse, prima di educare i bambini all’uso di internet è necessario fare un passo indietro. E’ fondamentale, infatti, chiedersi se, come adulti, sappiamo regolarci nell’uso delle nuove tecnologie. Per questo diventa fondamentale, quindi, educare i genitori all’uso di smartphone e tablet.

 

EDUCARE I GENITORI ALL’USO DI SMARTPHONE E TABLET: L’IMPORTANZA DELL’ESEMPIO

Molte volte i genitori riportano forti preoccupazioni per il tempo che i bambini passano davanti al cellulare. Questo è comprensibile. Studi recenti dimostrano che, in media, i bambini, anche piccolissimi, passano gran parte della propria giornata davanti a un dispositivo. Fa davvero impressione vedere quanto i bimbi riescano a rimanere assorti davanti a uno schermo. Se ci capita di vedere un bimbo davanti ad un telefono e o a un tablet rimaniamo tutti a bocca aperta. Però proviamo un attimo ad ampliare il nostro orizzonte. Proviamo a guardarci intorno in metropolitana, alla fermata dell’autobus o in un bar. Cosa sta facendo la maggior parte degli adulti?

Viviamo in un mondo completamente immerso nelle nuove tecnologie. Rimanerne fuori è impossibile, ma imparare a utilizzarle in maniera consapevole e responsabile è possibile. Anzi, un nostro dovere. Come possiamo educare i bambini ad un uso responsabile del cellulare se prima non ci si impegna a fare un lavoro su se stessi? Educare i genitori all’uso di smartphone e tablet diventa, quindi, fondamentale.

Educare i genitori all'uso di smartphone

EDUCARE I GENITORI ALL’USO DI SMARTPHONE E TABLET: QUANTO TEMPO SIAMO CONNESSI?

Le nuove tecnologie stanno assorbendo sempre di più il nostro tempo. Ogni quanto tempo guardiamo l’ora sul telefono? L’arrivo di un messaggino WhatsApp, la notifica di Facebook o il like di Instagram? L’orario dell’appuntamento dal dentista? Il titolo di quella canzone che non ci ricordiamo più? E  se vi è un po di tempo libero, chi non va a curiosare tra i profili di amici e conoscenti? Insomma, quante volte in un’ora sblocchiamo la tastiera e guardiamo lo schermo luminoso?

I bambini, si sa, fanno fatica a gestire il tempo davanti ai telefoni. E lo stesso vale anche per gli adulti. Per questo, educare i genitori all’uso di smartphone e tablet è fondamentale. Non per demonizzarne l’uso, ma per essere consapevoli della fatica che si può fare per staccarsi dal telefonino. Il rischio di diventarne dipendenti, infatti, è altissimo.

 

EDUCARE I GENITORI ALL’USO DI SMARTPHONE E TABLET: LA TECNOFERENZA

Non solo. Una ricerca americana ha evidenziato un altro effetto molto importante dell’uso smodato di cellulari e tablet. Lo studio, condotto dall’Illinois State University e dall’University of Michigan, si è focalizzato sul concetto di tecnoferenza. Il termine, coniato dal dottor Brandon T. MacDaniel, indica l’interferenza durante le interazioni legata alle continue e ripetute interruzioni legate all’uso del cellulare. La comunicazione, infatti, non è solo verbale. Quando due persone interagiscono, diventano fondamentali anche gli sguardi e il contatto oculare. Inevitabilmente, con le continue interruzioni legate all’uso del telefonino, questa comunicazione viene disturbata. E ciò avviene anche nell’interazione tra genitori e figli.

I risultati emersi sono preoccupanti. La continua interruzione per buttare l’occhio sul cellulare, rispondere al messaggino o guardare i social può portare a conseguenze importanti sulla relazione tra genitori e figli. Ciò emerge soprattutto quando esse avvengono in momenti quotidiani di condivisione, come durante i pasti o nella routine dell’addormentamento. Ma non solo. La ricerca evidenzia che gli effetti della tecnoferenza si possono riversare anche sul benessere psico-emotivo dei piccoli. Possono emergere, infatti, difficoltà emotive o comportamentali.

EDUCARE I GENITORI ALL’USO DI SMARTPHONE E TABLET: L’IMPORTANZA DI CONDIVIDERE REGOLE

Smartphone e cellulari ci permettono di fare tantissime cose. Alcune di queste, impensabili anche solo pochi decenni fa. Detto questo, il tempo che si passa davanti a smartphone e tablet è decisamente troppo. Alcuni studi indicano che il tempo trascorso davanti al cellulare da parte degli adulti è veramente tanto. Come fare, dunque, per educare i genitori all’uso di smartphone e tablet, in modo che possano essere un modello di riferimento anche per i bambini? Per prima cosa è importante condividere alcune regole. Questo non vuole dire che il tempo che i genitori devono stare al telefono deve essere uguale a quello dei figli. Anzi. L’adulto lo usa anche (ma non sempre) per motivi validi. Però, allo stesso tempo, è importante condividere alcune regole per un utilizzo positivo e responsabile. I concetti su cui può rivelarsi utile riflettere sono:

  • IL TEMPO

    Quanto tempo si può stare davanti allo schermo? Per gli adulti può essere utile monitorare il tempo trascorso davanti al telefono. Vi sono diverse applicazioni, create proprio per responsabilizzare ad un uso consapevole degli smartphone. A volte, avere un’idea del tempo trascorso online può portarci a riflettere e a cambiare le nostre abitudini.

 

  • LO SPAZIO

    Il telefonino si può usare sempre e comunque? Ormai viene automatico estrarre il cellulare dalla tasca o dalla borsa appena si ha un momento libero. Anche alla cassa del supermercato, per ingannare il tempo. Ma anche quando si chiacchiera con gli amici, durante i pasti in famiglia, prima di addormentarsi. Scegliere insieme i momenti in cui è bene lasciare da parte il cellulare può essere molto utile per ritagliarsi dei momenti non inquinati da continue interferenze e distrazioni.

 

Come più volte detto, le nuove tecnologie sono una risorsa potentissima. Le opportunità che ci offrono sono innumerevoli. Non serve, dunque, demonizzare la tecnologia e il progresso, ma è molto più utile attivarsi per farne un uso responsabile e positivo.  Per questo, educare i genitori all’uso di smartphone e tablet diventa un obiettivo principale.

 

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO

 

 

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