Scegliere la scuola superiore: come orientarsi?

Scegliere la scuola superiore non è semplice. Dopo le vacanze di Natale i ragazzi si trovano ad affrontare una scelta complessa, che porta i giovani a farsi tante domande su di sé e sul proprio futuro. “Cosa mi piace fare? Cosa voglio fare da grande? In quale scuola investo il mio tempo e le mie energie?” sono alcune delle domande che i ragazzi al terzo anno della scuola secondaria di primo grado si trovano a fare. Anche i genitori sono coinvolti in questo compito. Essi ricoprono un ruolo delicato e complesso, in quanto devono consigliare ai ragazzi senza imporre, più o meno esplicitamente, le loro preferenze. La scuola, dal canto suo, deve offrire una guida ai ragazzi, orientandoli al meglio. Ma come affrontare in maniera costruttiva questo momento così importante?

 

SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE: UN PUNTO DI PARTENZA

Scegliere la scuola superiore comporta una profonda riflessione su di sé, sulle proprie attitudini e sui propri interessi. Allo stesso tempo, richiede un pensiero orientato al proprio futuro. E’ un momento complesso, anche se spesso sottovalutato. Durante la terza media i ragazzi sono portati a fare una scelta importante, in un periodo di vita già complesso per definizione. L’adolescenza, infatti, è un momento di vita in cui i ragazzi costruiscono la propria identità, mettendo in discussione tutto ciò che è stato e provando a definire chi sono e cosa vogliono diventare.

In un periodo di grandi cambiamenti, fisici e psicologici, si aggiunge la complessa scelta di cosa fare nel proprio futuro. In realtà, non si tratta di un punto di arrivo, ma un punto di partenza. La scelta, infatti, non deve essere letta come una decisione definitiva sul taglio da dare al proprio avvenire. E’ una scelta importante, certamente, e, in quanto tale, deve essere pensata molto bene. Ma si tratta di iniziare a scegliere il proprio futuro. E’ un punto di partenza, simbolicamente molto importante, ma è pur sempre un punto di partenza. Occorre ponderare la decisione con consapevolezza e responsabilità, ma tenere in mente che la strada si costruisce camminando.

 

SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE: DA DOVE INIZIARE?

Dove iniziare per scegliere la scuola superiore? Gli aspetti da tenere in considerazione sono tanti: i sogni e le aspirazioni del ragazzo, le attitudini, l’influenza dei genitori, i consigli degli insegnanti e le scelte degli amici.

E’ importante partire dal ragazzo stesso: capire quali sono i suoi sogni, gli interessi e le ambizioni del giovane. Cosa potrebbe piacergli fare da grande? Quali sono le materie che lo coinvolgono maggiormente? Quali attività predilige? Ovviamente, conoscere le preferenze dei  ragazzi implica un confronto quotidiano con loro, sia in ambito scolastico che extrascolastico. E’ importante ascoltarli, nel tempo, quotidianamente. Il ruolo dei genitori in questo compito è estremamente delicato. Essi devono consigliare, orientare e supportare i figli senza prendere il loro posto.

A volte, gli adulti hanno la tendenza a pensare alla sicurezza lavorativa. Seguendo un determinato percorso di studi, infatti, si pensa che si riuscirà più facilmente a trovare lavoro. Ma questo metro di valutazione può essere utile? In realtà, è molto rischioso. Nel momento storico attuale, con un mercato del lavoro che cambia vorticosamente, non c’è garanzia e sicurezza. Senza contare, inoltre, che, forse, si rischia di imbroccare una strada senza via d’uscita. Svolgere per tutta la vita un’occupazione che non gratifica e non piace, infatti, può rivelarsi controproducente.

Anche gli insegnanti assumono un ruolo importante nella scelta della scuola superiore. La scuola, come istituzione, dovrebbe presentare l’offerta formativa delle diverse realtà del territorio, in modo da offrire una panoramica il più possibile completa delle diverse possibilità. I singoli insegnanti, invece, dovrebbero orientare i ragazzi in questa scelta. Accompagnarli, senza forzature, a prendere una strada, valutando insieme le loro attitudini, i loro gusti e le loro aspirazioni.

Scegliere la scuola superiore

SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE: IL RUOLO DEGLI AMICI

Anche i pari ricoprono un ruolo importante. In età adolescenziale non è sempre semplice prendere posizione rispetto al gruppo dei pari. Può essere, così, che alcune volte i ragazzi tendano a scegliere in base a quello che vogliono fare i compagni. Per gli adulti può sembrare scontato, ma non è facile prendere una decisione di questo tipo, separandosi dai propri amici.

Un cambiamento così radicale, infatti, sembra meno faticoso se si è accompagnati dalle persone a cui si vuole bene. L’opinione degli amici è molto importante ed è essenziale che i ragazzi ne prendano consapevolezza. Anche se sembra inutile, in realtà il cambio scuola sembra meno faticoso con qualcuno che si conosce. Allo stesso tempo, però, non si può prendere una decisione così importante solo per seguire i propri compagni. E’ importante, quindi, rassicurare i ragazzi, più o meno indirettamente, su questo punto. Si devono accogliere le loro paure, perché sono comprensibili. Allo stesso tempo, però, occorre riflettere insieme sull’importanza di prendere una decisione ragionata e consapevole, in autonomia e senza influenze esterne.

 

SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE: E SE SI SBAGLIA?

A volte può capitare che, nonostante la scelta sia stata ponderata per molto tempo, ci si accorga di aver intrapreso la strada sbagliata. Anche se è inevitabile rimanerci male, è importante valutare bene la situazione e comprendere cosa è più utile fare. Occorre fare un’attenta riflessione su cosa non ha funzionato e su come si può eventualmente rimediare. E’ importante, però, che se ci si accorge di aver iniziato un percorso di studi in cui non ci si riconosce, si valuti la possibilità di cambiare.

A volte non è facile prendersi questa responsabilità, ma, insieme, si può fare un’attenta riflessione su come orientare al meglio la propria scelta scolastica, anche in corso d’opera. Questo aspetto è molto delicato: cambiare percorso di studi, sebbene magari sia la scelta migliore riconosciuta dal ragazzo, può portare con sé sentimenti forti e contrastanti. Può succedere, infatti, che sia presente il senso di colpa per aver “perso” tempo. Oppure ci si sente inadeguati per “aver sbagliato” scelta oppure per non “avercela fatta”. Tutti questi pensieri possono essere più o meno esplicitati dai ragazzi che, a volte, agiscono queste forti emozioni nelle maniere più diverse. E’ importante accompagnare i ragazzi anche (e soprattutto) in questi momenti di cambiamento, ascoltando i loro vissuti, le loro ansie e le loro paure.

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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