Da sempre l’uomo è stato affascinato dal mondo dei sogni. Fin da tempi antichissimi, l’uomo ha attribuito ai sogni un significato magico. Dapprima, infatti, si credeva che i sogni potessero predire il futuro. Già Omero, nel IX secolo a. C. parlava dei sogni come potenti strumenti per annunciare la verità. Con il tempo, invece, gli uomini si sono accorti che i sogni hanno un ruolo diverso. I sogni, infatti, possono rivelare molto di noi, dei nostri vissuti e delle nostre emozioni. E questo vale anche per i sogni dei bambini.
Come i disegni dei bambini, anche i sogni hanno sempre affascinato e destato interesse e curiosità. Essi sembrano degli strumenti utili per scoprire le parti più nascoste di noi, che fatichiamo a far affiorare alla nostra coscienza. Ma è davvero così? Sicuramente i sogni hanno un significato e, contestualizzati, possono offrire numerosi spunti di riflessione. Questo è possibile non solo per gli adulti, ma anche nei piccoli. I sogni dei bambini, infatti, possono essere un interessante spunto di riflessione per conoscerne desideri, timori ed emozioni.
I bambini sognano tantissimo. Alcune ricerche dimostrano che i bambini sognano di più dei grandi. Rispetto agli adulti, infatti, i piccoli sembrano sognare in maniera più consistente. La difficoltà risiede, però, nella capacità di esprimere a parole quello che si è sognato. Soprattutto quando sono molto piccoli, infatti, i bimbi non hanno le abilità cognitive e linguistiche per esprimere ciò che hanno sognato durante il sonno.
Appena nati, i bambini trascorrono più di due terzi della loro quotidianità dormendo. I sogni, contrariamente a quello che succede negli adulti, iniziano appena ci si addormenta. Spesso, inoltre, proseguono fino a quando ci si sveglia. Da piccolissimi, la fantasia del sogno si mescola con la realtà. Il confine tra questi due mondi è molto sottile.
A partire dai tre anni i bambini sviluppano le capacità cognitive e linguistiche per riuscire a raccontare meglio i sogni. Si tratta, prevalentemente, di immagini, che spesso compaiono in un’unica scena. Nei sogni dei bambini di quell’età i particolari sono scarsi. Andando avanti con lo sviluppo, i sogni dei bambini si complessificano. Diventano più dinamici e ricchi di dettagli. Anche le connotazioni emotive diventano più sfumate, adeguandosi alle capacità cognitive ed emotive del piccolo.
Come per il disegno, non è possibile pensare che i sogni dei bambini abbiano un’interpretazione univoca. A una determinata immagine non corrisponde un unico significato. Occorre, invece, inserire i sogni nel contesto di vita del bambino e fare riferimento alle emozioni collegate. Sognare un lupo, ad esempio, può essere sia fonte di angoscia che rappresentare un’avventura fantastica. E’ importante, infatti, considerare la percezione del sogno da parte del bimbo e il suo stato d’animo. Anche l’età in cui viene fatto un determinato sogno è un elemento centrale da considerare.
I sogni dei bambini possono dare molte informazioni sul loro benessere e sul loro stato emotivo. Spesso rappresentano, attraverso immagini e simboli, ciò che tocca in profondità i bimbi e ciò che faticano a gestire durante il giorno. I sogni dei bambini hanno solitamente un nesso con la vita diurna. Essi, infatti, sono più diretti di quelli degli adulti. I sogni possono nascere da attività che si sono svolte durante la giornata e da emozioni associate a qualche situazione particolare che stanno vivendo.
Come già detto, non è possibile determinare in maniera univoca il significato di un sogno. E’ importante, invece, collocarlo nella storia di vita del bimbo e, in particolar modo, nel momento attuale che sta affrontando. I sogni dei bambini possono diventare uno strumento utile per conoscere più di loro stessi. Essi possono trasformarsi in uno strumento di dialogo prezioso, che permette di avvicinarsi ai loro vissuti e alle loro emozioni.
Cosa è importante considerare? Ecco a cosa è possibile prestare attenzione quando si parla di sogni dei bambini.
Ci sono dei sogni che, per il loro contenuto, possono spaventare molto i bambini. Si tratta dei cosiddetti incubi notturni, spesso fonte di preoccupazione per i piccoli. A volte i bambini sono talmente spaventati dai brutti sogni che temono addirittura di addormentarsi e cercano con tutte le loro forze di rimanere svegli. Gli incubi notturni sono fisiologici durante la crescita. Quando, però, diventano molto frequenti e talmente intensi da spaventare eccessivamente i bambini, occorre cercare di capire cosa sta succedendo.
I sogni, dunque, possono rivelarsi utili per avvicinarci al mondo dei bimbi. Si può prendere l’abitudine, ad esempio, di condividere i propri sogni, confrontandosi e parlandone. Oppure, si può provare a disegnarli, utilizzandoli come spunti per inventare storie o per cambiarne il finale.
Diventando più grandi, inoltre, si può invitare il piccolo ad attribuire un suo personale significato al sogno. Questo può aiutare i bimbi a riflettere su alcuni aspetti della loro persona e della loro vita. Ovviamente, tutto ciò può essere fatto solo con sensibilità, rispettando l’individualità di ciascun bimbo.