Ci sono molte scuole di pensiero rispetto ai compiti delle vacanze. C’è chi ne sostiene l’importanza e crede siano fondamentali come momento di ripasso. Altri, invece, sono convinti che almeno durante l’estate sia importante dedicarsi ad altro e riposare. Indipendentemente dalla posizione di ognuno, però, se la scuola sceglie di dare i compiti a casa, essi sono da fare. I bambini, quindi, si trovano ad affrontare del lavoro che, inevitabilmente, deve essere organizzato al meglio per essere produttivo. Organizzare i compiti delle vacanze è il primo passo per renderli utili e funzionali per l’apprendimento.
Come sempre, l’esempio degli adulti è fondamentale. L’atteggiamento che l’adulto ha nei confronti dei compiti delle vacanze influenza notevolmente l’approccio che i bambini adotteranno verso di loro. Se si trasmette il messaggio che i compiti sono funzionali e che servono al bambino stesso per iniziare bene l’anno venturo, il piccolo sarà maggiormente motivato a portarli avanti. I compiti sono lo strumento per fare il punto della situazione, non sono l’obiettivo. Lasciare autonomia nello svolgere i compiti delle vacanze, ad esempio, è molto importante. Ciò veicola l’idea che è il bimbo il protagonista della scuola. Questo non vuol dire lasciar fare tutto al bambino da solo. Lasciare autonomia significa condividere insieme come organizzare il lavoro, valutare i pro e i contro delle diverse possibilità e scegliere insieme la strategia migliore da adottare.
I compiti delle vacanze possono rivelarsi uno strumento utile per fare il punto della situazione rispetto alle nozioni apprese. I compiti possono fungere da guida per riprendere in mano ciò che è stato fatto durante l’anno e capire cosa è stato assimilato e cosa, invece, necessita di esercizio. Un’idea, ad esempio, può essere quella di riprendere l’argomento che i bambini faticano a comprendere e inventarsi un gioco per fare allenamento. Per imparare concetti difficili non è necessario struggersi la testa sui libri, anzi. A volte occorre solo trovare la strategia giusta per imparare. Come? Si possono inventare tantissimi giochini per allenarsi sugli argomenti più ostici. Si può prendere spunto da giochi già esistenti. A volte, invece, si può inventarli in base alle caratteristiche dei bambini. Quanto ci si diverte, infatti, la motivazione è alta e si apprende meglio. Le nozioni imparate, inoltre, rimangono più a lungo e difficilmente verranno dimenticate.
Certamente non è facile inventare dei giochi, ma con un po’ di allenamento non è così impossibile. Ecco qualche spunto per allenarsi divertendosi:
DOTT.SSA ANNABELL SARPATO