Quando i Genitori si Separano

Quando i genitori si separano

Sono tante le famiglie chi si trovano ad affrontare momenti di difficoltà durante la separazione. Spesso i genitori non sanno come spiegare la separazione ai propri figli, come rispondere alle loro domande, come gestire i loro comportamenti, ecc...

Quando i genitori si separano i bambini sono travolti da profonde emozioni di confusione, tristezza e rabbia. A volte mettono in atto comportamenti aggressivi o, al contrario, tendono a chiudersi in sé stessi; può capitare che i bambini inizino ad andare male a scuola o si rifiutino, senza apparente motivo, di stare con uno dei due genitori.

A volte fanno domande e chiedono spiegazioni ai genitori, mentre altri bambini non sanno con chi parlarne perché temono di ferire mamma e papà. Ci sono bimbi che, invece, quando i genitori si separano sembrano vivere serenamente il cambiamento.

Cosa provano i bambini quando i genitori si separano?

Come sempre, non è possibile dare una risposta univoca: quando i genitori si separano entrano in gioco diversi fattori, che influenzeranno i vissuti e le emozioni esperite dai bambini.

Molte ricerche hanno cercato di capire quali conseguenze può avere la separazione nella vita dei bambini. I dati, però, dimostrano, che non è tanto la separazione in sé a creare disagio, ma il livello di conflittualità presente tra i genitori.

Le continue lotte tra mamma e papà, gli estenuanti litigi e la triangolazione del bambino all’interno di questa conflittualità sono gli elementi che possono sviluppare conseguenze anche molto importanti per lo sviluppo dei figli.

Non è possibile, quindi, generalizzare su come i bambini vivono la separazione di mamma e papà, però possiamo individuare alcuni fattori da tenere in considerazione.

1 - Il conflitto esperito

È la conflittualità a essere il maggiore fattore di rischio per il disagio nei bambini.

2 - La relazione con entrambi i genitori

Un rapporto solido con entrambi i genitori è fondamentale. Questo rapporto, sembra scontato dirlo, deve essere mantenuto anche quando i genitori si separano, dove, a volte, la mancanza della quotidianità, limita il tempo da passare insieme. È soprattutto la qualità del rapporto, oltre che la quantità, a fare la differenza. Per questo è importante che i genitori non strumentalizzino i bambini, parlando male all’altro genitore, addossando colpe o fomentando situazioni molto pericolose.

3 - Le competenze genitoriali

Mamma e papà, anche se separati, continuano ad essere e a fare i genitori. Questo è un messaggio molto importante che deve essere trasmesso (a parole, ma soprattutto con il comportamento) al bambino. Questo vuol dire anche, a volte, mettere da parte i propri rancori e la propria sofferenza per il benessere del bambino.

4 - Gli eventi stressanti legati alla separazione

Se la separazione porta con sé molti cambiamenti, essa può essere vissuta con maggiore difficoltà. Un trasferimento, l’allontanamento dal contesto di vita quotidiano o una rivoluzione nelle proprie abitudini di vita, ad esempio, possono complessificare una situazione già di per sé impegnativa per il bambino.

5 - La resilienza dei figli

La capacità dei bambini di affrontare situazioni difficili assume un ruolo fondamentale, che permette loro di riorganizzare positivamente la propria vita anche quando i genitori si separano. Su questo aspetto si può aiutare molto i propri figli, offrendo loro uno spazio dove sviluppare queste competenze, che potranno essere utili anche di fronte ad altre situazioni stressanti che, inevitabilmente, nel futuro si troveranno ad affrontare.


I Nuovi Compagni di Mamma e Papà

Un altro tema che spesso mi viene portato è quello dei nuovi compagni di mamma e papà. Anche chi si trova a ricostituire una nuova famiglia (la cosiddetta famiglia allargata) è spesso in preda a molti dubbi, per sé e per i propri figli. Poi c’è il difficile rapporto con i figli dei nuovi compagni, la gelosia dei propri figli, e così via.

Di fronte all’aumento esponenziale del numero di separazioni, infatti, ci troviamo sempre più spesso ad affrontare il tema delle famiglie ricomposte.

La separazione è per definizione un evento complesso, che porta con sé innumerevoli trasformazioni e cambiamenti; la scelta di ricomporre un nuovo nucleo familiare aggiunge ulteriore complessità e richiede particolare attenzione.

La complessità è tangibile già dal fatto che non vi sia un nome per definire il nuovo compagno della mamma o del papà. Ed è interessante vedere come il nome con cui viene scelto di chiamare questa persona assume un significato particolare: indicarlo con “quella li” o “quello li” è diverso da utilizzare il loro nome o alcuni vezzeggiativi.

I nuovi compagni rivestono un ruolo complesso e di difficile equilibrio: non devono sostituirsi ai genitori, ma allo stesso tempo vivono con i bambini la quotidianità, con le sue gioie e le sue fatiche.

I nuovi compagni devono entrare in punta di piedi nella vita dei bambini, ma allo stesso tempo occorre che essi siano presenti come figure di riferimento: devono essere aperti e flessibili, adottare un comportamento empatico ed evitare atteggiamenti difensivi o aggressivi, non rispondendo a eventuali provocazioni e paragoni con il genitore naturale.


Cosa si può fare?

Presso il mio studio a Gravellona Toce, ricevo famiglie che stanno attraversando questa complessa transizione familiare, per offrire uno spazio in cui riflettere e trovare insieme delle risposte pratiche per affrontare al meglio la situazione. Per sé e per i propri figli. Le famiglie possono richiedere un supporto in fase di separazione, ma anche diverso tempo dopo da quando i genitori si separano.

Consulenze individuali o di coppia, percorsi di supporto genitoriale, spazi di parola per i più piccoli possono essere alcuni degli interventi finalizzati a supportare la famiglia quando i genitori si separano. Ciò permette di co-costruire un nuovo equilibrio familiare, ricordandosi e ricordando ai propri figli che, anche se separati, si è e si sarà sempre genitori.