Dipendenza da cellulare: cosa si può fare per prevenirla?

Ne parliamo tutti: siamo sempre attaccati al cellulare. Grandi e piccini, passiamo davvero tanto del nostro tempo collegati a cellulari e tablet, spesso senza una reale motivazione. Non sono poche le volte in cui si arriva a parlare di una vera e propria dipendenza da cellulare: sembra che tutti noi, ormai, non possiamo proprio farne a meno.

Molto frequentemente lo facciamo per riempire i tempi morti. In coda al supermercato, ad esempio, oppure mentre aspettiamo il nostro turno in sala d’attesa o se abbiamo cinque minuti di pausa. Anche per i bambini, il tempo trascorso davanti ai dispositivi elettronici è davvero tanto. Basta guardarsi intorno e si possono vedere bambini sul passeggino guardare attentamente i propri cartoni animati preferiti sullo schermo di un tablet o di un cellulare.

L’uso di cellulare e tablet è un fenomeno planetario, che riguarda in maniera indistinta grandi e piccini. Siamo tutti iperconnessi e grazie alla rete abbiamo tantissime possibilità in più rispetto a pochi anni fa. Pensiamo solo a ciò che tablet e computer ci hanno offerto in piena pandemia di Coronavirus. L’uso del cellulare, però, rischia molto spesso di trasformarsi in abuso. Il tempo trascorso connessi sfugge di mano e si arriva a una vera a propria dipendenza. E questo vale sia per gli adulti che per i bambini.

DIPENDENZA DA CELLULARE: ATTENZIONE ANCHE AI PIU’ PICCOLI

Il fenomeno della dipendenza da cellulare non è trascurabile. Basta guardarsi intorno e balza subito all’occhio come la maggior parte delle persone (adulti, ragazzi e bambini) siano collegati a un dispositivo elettronico. Contrariamente a quello che spesso si dice, però, la dipendenza da cellulare non è un fenomeno che riguarda solo gli adolescenti. Anzi. Spesso, infatti, l’abuso del cellulare parte degli adulti che, non essendo nativi digitali, si sono dovuti adeguare a un mezzo nuovo con cui non sono cresciuti. Inoltre, il fenomeno della dipendenza da cellulare, spesso, riguarda anche i bambini molto piccoli.

Le ricerche, infatti, dimostrano che l’uso del cellulare viene introdotto fin dalla più tenera età. Le conseguenze di un uso massiccio di tablet e smartphone, però, non sono poche. Anzi, spesso, sono anche molto importanti. E, purtroppo sono anche decisamente trascurate. Ovviamente, questo non significa demonizzare l’uso di cellulari e tablet, ma l’articolo si pone l’obiettivo di porre una riflessione su un uso consapevole di questi dispositivi che, se non gestiti bene, possono essere deleteri per la crescita e lo sviluppo dei bambini. Come in un articolo precedente, non si tratta di chiedersi “cellulare sì o cellulare no“, ma come educare ed educarsi ad un uso responsabile di questo mezzo.

La situazione è davvero importante. I dati di alcune ricerche del 2015 (quindi quasi una decina di anni fa) dimostrano che 8 bambini su 10 sanno usare il cellulare e che il 30% dei genitori usano questo dispositivo per distrarli e calmarli già durante il primo anno. Questo dato aumenta al 70% per quanto riguarda il secondo anno di vita. Numeri che, con il passare del tempo e dell’uso sempre più intensivo degli smartphone, tenderanno ad aggravarsi.

Dipendenza da cellulare

DIPENDENZA DA CELLULARE: A COSA PRESTARE ATTENZIONE?

Proprio per i motivi sopra citati, la Società Italiana di Pediatria ha deciso di prendere posizione sul miglior comportamento da adottare sull’uso delle nuove tecnologie verso i più piccoli, dando indicazioni precise in merito. Ad esempio, da quando si può dare un cellulare o un tablet in mano ai più piccoli? Le ricerche dimostrano che è vivamente sconsigliato prima dei due anni, ma non solo. Anche dopo, è meglio evitare di consegnare lo smartphone ai bambini nel momento dei pasti e prima di andare a dormire. Sembrano indicazioni scontate, ma non lo sono.

Anche la quantità di tempo in cui lasciare i bambini davanti a uno schermo deve essere monitorato. Non più di un’ora per i bambini tra i due e i cinque anni, mentre quelli più grandicelli (fino agli otto anni di età) al massimo due ore. Anche il contenuto del materiale deve necessariamente essere visionato ed è opportuno evitare la visione di contenuti violenti e inopportuni per bambini.

ATTENZIONE ALL’EVITAMENTO DALLE EMOZIONI

Un altro aspetto, però, deve essere preso in considerazione. L’attenzione, infatti, non deve essere posta solo sui contenuti da non visionare o che, invece, sono permessi. Anche la modalità con cui vengono dati i cellulari è molto importante. E’ fondamentale, infatti, che essi non assumano la funzione di calmanti o distrattori per i bambini. Spesso, infatti, essi vengono concessi per evitare che i bambini si annoiano, smettano di piangere o si distraggono. Questo è molto pericoloso, perché in questo modo il cellulare diventa una forma di evitamento che, a lungo andare, può diventare controproducente. I bambini imparano ad anestetizzare le emozioni, a non entrare in contatto con esse, con un metodo molto semplice: attaccarsi al telefono.

DIPENDENZA DA CELLULARE: QUALCHE CONSIGLIO PRATICO PER PREVENIRLA

E’ importante, quindi, non demonizzare e non privare i bambini del telefono, ma educare ad un uso consapevole e pensato. Per questo, fin da subito è importante dare delle regole ferme sull’uso di telefonini e tablet, in modo da evitare forme di dipendenza.

Ecco alcune regole che è importante tenere presente:

  • la gestione il tempo
  • evitare il momento dei pasti
  • evitare il momento prima dell’addormentamento
  • considerare sempre l’età del bambino
  • chiedersi il motivo per cui viene dato il cellulare o il dispositivo elettronico
  • la scelta dei contenuti

In conclusione, non si possono trascurare le conseguenze che un uso smodato e non regolato del cellulare può avere sui bambini. Ma non pensiamolo solo sugli adolescenti. Anzi. Fin dalla più tenera età, quando diamo in mano loro il telefono gli affidiamo uno strumento potentissimo, ed è per questo che deve essere monitorato. Le conseguenze a livello fisico, psicologico e relazionale sono enormi. E’ importante che ogni famiglia condivida alcune semplici regole per un corretto uso di questi dispositivi. Non è un lavoro semplice, ma è fondamentale. Ed è opportuno iniziare fin da piccoli, per educare i bambini ad un uso consapevole di questi strumenti. L’esempio dei genitori, anche in questo caso, diventa fondamentale.

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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