Quando mamma e papà si separano, la vita familiare viene stravolta. Dopo la comunicazione della decisione di separarsi tutto cambia. Ora ci sono due case, abitudini diverse e nuovi ritmi quotidiani. Anche se l’amore dei genitori resta immutato, necessariamente i bimbi si sentono inizialmente stravolti da questi cambiamenti. E ciò vale anche per i genitori. Essi possono sentire venir meno alcune loro certezze e vedono nascere nuove paure e malinconie. La sofferenza dei genitori separati è un aspetto molto importante da tenere in considerazione, anche (ma non solo) perché essa è strettamente collegata al benessere dei bambini.
Spesso, infatti, la sofferenza dei genitori separata viene trascurata, non attribuendole l’importanza che, invece, merita. Perché i figli vivano serenamente questa complessa transizione familiare è importante che i genitori non siano sopraffatti dal loro dolore. Questo non significa essere immuni alle emozioni, anzi. La sofferenza dei genitori separati deve essere espressa, ma gestita in maniera funzionale e trasformata in motore di rinascita, per sé stessi e per i propri bambini.
Dopo la separazione, è difficile abituarsi all’idea che, per alcuni giorni o per un’intera settimana, non si trascorrerà la quotidianità insieme. Sentimenti di tristezza e senso di colpa, all’inizio, sono assolutamente fisiologici. E’ importante, però, non riversare queste angosce sui figli. Essi, infatti, potrebbero assorbire come spugne questi sentimenti. Ne derivano sentimenti come senso di colpa e conflitto di lealtà. Il rischio è quello di dare vita a un circolo vizioso tra i sentimenti del bambino e quelli dei genitori, che, a lungo andare, può rivelarsi deleterio.
Non è facile capire come comportarsi in un momento così delicato della propria vita. A volte ci si vorrebbe chiudere in casa, spegnere il cervello e non avere contatti con nessuno. Alte volte si vorrebbe parlare, ma si teme il giudizio degli altri. A volte la propria famiglia può essere da sostegno. Può capitare, però, che, più o meno espressamente, essa non approvi la posizione presa. Può capitare, insomma, che ci si sente soli ad affrontare una situazione che sembra insormontabile. Oppure, anche quando è presente un sostegno, si senta la necessità di trovare uno spazio proprio che permetta di aiutare ad elaborare questa situazione e a trovare un nuovo sereno equilibrio.
Se ne si sente la necessità è bene non aver timore a prendersi uno spazio per sé per affrontare questo momento. Anzi, il desiderio di riprendere in mano la propria vita e di ricominciare è il primo passo per trasformare la sofferenza in motore di crescita.