Paura dei rumori forti nei bambini: cosa fare per affrontarla

Solitamente si crede che ai bambini piaccia il baccano e la confusione. Posti affollati e musica assordante, secondo luoghi comuni, sono sempre molto apprezzati dai bambini, che amano stare in mezzo alla baraonda. In realtà, però, non è così. Non a tutti i bimbi, infatti, piacciono i rumori forti. Anzi, spesso è vero il contrario. Ultimamente ho scoperto che sono tanti i bambini che hanno una terribile paura dei rumori forti. Palloncini che scoppiano, musica alta o rumori assordanti per strada diventano un vero e proprio incubo. Per denominare questa paura esiste un nome specifico. Quando la paura per i rumori forti diventa una fobia, infatti, essa prende il nome di Liguirofobia.

La paura dei rumori forti spesso rischia di compromettere la quotidianità dei bimbi e delle loro famiglie. Essa, infatti, paralizza i bambini e impedisce loro di dedicarsi serenamente alle attività. E’ proprio per questo che occorre aiutare i piccoli ad imparare a gestire questo timore, in modo da non dover rinunciare a tante occasioni piacevoli. Feste di compleanno e strade affollate diventano dei veri e propri incubi per i bimbi che hanno paura dei rumori forti. Imparare a gestire la paura, quindi, aiuta a vivere serenamente anche queste occasioni.

PAURA DEI RUMORI FORTI: L’IMPORTANZA DI PARLARE DELLE PROPRIE PAURE

E’ vero che un palloncino che scoppia non fa nulla, ma spiegarlo a chi ne è terrorizzato serve veramente a poco. Questo è vero per i bambini, ma anche per gli adulti. Basti pensare, ad esempio, a quanto può essere irrazionale la paura dei ragni o dei serpenti per chi vive in città. A poco serve spiegare che sarà molto raro essere morsi da un serpente velenoso. Anche se un adulto sa che la possibilità di essere punti da un ragno pericoloso è veramente bassa, il terrore non sembra placarsi. Solitamente per gli adulti accettiamo maggiormente questo ragionamenti. Per i bambini, invece, pianti e proteste di fronte a paure irrazionali ci sembrano scuse e capricci immotivati.

Per i bimbi può essere molto rassicurante poter parlare delle proprie paure. Poter parlare di quello che provano, sentirsi accolti e ascoltati, è fondamentale per i piccoli. Tutto ciò che non si conosce fa paura. Ascoltare i bambini, rispondere alle loro domande e trasmettere loro che la loro paura viene riconosciuta (e non banalizzata) è fondamentale. Per questo, parlare con il bambino della sua paura assume una connotazione speciale. Affrontare da vicino la paura permette al bimbo di iniziare a mettere parola su cosa gli succede e cosa gli genera tanta agitazione.

Poterne parlare, infatti, è il primo passo per rendere dicibile quello che si prova dento. Così facendo, la paura ha maggiore probabilità di diventare gestibile. Ovviamente, però, fare questo non è semplice. Occorre molta sensibilità e rispetto per i tempi dei bambini. Parlare delle proprie paure non è semplice e occorre rispettare i tempi e le modalità dei piccoli. Per alcuni possono essere molto utili domande dirette, mentre in altre situazioni per il piccolo è più facile, magari inizialmente, utilizzare fiabe o storie per introdurre l’argomento.

Paura dei rumori forti

COME AIUTARE I BAMBINI A GESTIRE LA PAURA DEI RUMORI FORTI

  • PREPARARE

Quando possibile, è importante spiegare ai bimbi i possibili rumori che si possono incontrare. Ovviamente, non sempre questo è fattibile. Può capitare, ad esempio, di trovare un cantiere per strada, senza esserne a conoscenza. Laddove si sa di per certo che potranno esserci rumori poco piacevoli per il bambino, però, è buona cosa spiegare a cosa si può andare incontro. Anche solo dire “Ora passeremo per quella strada, stanno facendo dei lavori, quindi sentiremo il baccano dei macchinari”, aiuta il piccolo a prepararsi. Rendere l’ambiente il più possibile prevedibile, in alcuni momenti, può essere molto importante per il bambino. A volte, però, è meglio non anticipare troppo la comunicazione, per evitare che l’ansia blocchi il piccolo. Dare la comunicazione troppo tempo prima, infatti, rischia di far sviluppare nel bimbo ansia anticipatoria.

  • VICINANZA

Stare vicino al proprio bimbo, tenendogli le mani sulle orecchie quando si passa davanti ad una fonte di rumore assordante, può essere molto utile. Questo serve non solo per ovattare il suono, ma soprattutto per stare vicino al bambino e dimostrare che comprendiamo la sua paura, ma che è possibile piano piano ad abituarsi anche alle fonti di rumore fastidiose. La vicinanza fisica, in questo caso, aiuta a trasmettere una vicinanza emotiva, carica di empatia e comprensione. Ciò non significare iperproteggere il bambino, ma accompagnarlo in tentativi di gestione della paura rispettando i suoi tempi e, soprattutto, le sue emozioni. Per quanto possano sembrarci immotivate le paure dei bambini, ricordiamolo, le emozioni che essi provano sono vere e non devono (e non possono) essere banalizzate.

  • NON BANALIZZARE

E’ importante non prendere in giro i bambini, ma ascoltare  e accogliere le loro paure. Questo non significa necessariamente iperproteggerli dalle situazioni che potrebbero provocare loro angoscia. Anzi. Un’eccessiva protezione rimanda al bambino che lui non potrà farcela e, dunque, viene legittimato nella sua paura. Occorre, invece, aiutare il piccolo ad affrontare i suoi timori piano piano. E’ importante, però, non forzarlo nel mettersi in gioco. Possono essere fatti piccoli passi quotidiani, che possono rinforzare il bambino nella sua capacità di gestire la forte emozione che prova. Fare esperienza di piccole conquiste porterà il piccolo a sentirsi efficace, aumentandone l’autostima.

 

PAURA DEI RUMORI FORTI: PUNIRE O SGRIDARE PUO’ ESSERE UTILE?

A volte, spazientito dalla situazione, l’adulto tende a incoraggiare il bambino a non aver paura e di non fare i capricci. Sgridare o punire il bambino di fronte ad una sua paura, però, può essere dannoso. Oltre a essere inutile, infatti, incalzare il bambino con frasi tipo “Allora non andiamo più a nessuna festa” oppure “La prossima volta stai a casa” rischia di far sentire il bambino sbagliato. In realtà, l’obiettivo è quello di sostenerlo nel processo di alfabetizzazione emotiva e di gestione delle proprie emozioni. Non è sempre facile, soprattutto nella frenesia della quotidianità. Parlare con i bambini, condividere le paure e capire insieme come farvi fronte, nel rispetto del bimbo, però, sono azioni complesse, ma fondamentali per uno sviluppo sereno e armonioso.

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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