Farsi raccontare la giornata dai bambini: ecco come fare

Farsi raccontare la giornata dai bambini è una delle sfide più grandi dei genitori. Alla classica domanda “Come è andata oggi a scuola?“, le risposte sembrano essere per tutti uguali. Risposte telegrafiche come “Bene” o “Tutto ok”, infatti, sono all’ordine del giorno per tutti i bimbi, dai più piccoli ai più grandicelli.

Spesso i genitori temono che dietro ad un rifiuto a rispondere dettagliatamente alla domanda si celi un mancato dialogo con i propri figli. Oppure pensano che i bambini non hanno piacere a condividere le proprie esperienze con loro. Questo non è sempre vero, anzi. I bimbi, come tutti noi, hanno bisogno di assimilare e rendere proprie le avventure della giornata. A meno che si tratti di un episodio particolarmente significativo, infatti, tutti noi necessitiamo di elaborare le informazioni immagazzinate. Se ci si pensa, quanti di noi raccontano un episodio accaduto solo perché viene in mente in un secondo momento collegato a qualcosa di più recente? Anche per i bimbi funziona così.

Inoltre, anche i bambini, al pari dei grandi, vivono delle situazioni che non sempre riescono a raccontare subito. Alcuni episodi vengono ritenuti personali, come una litigata con un amico. Altre volte, invece, i bambini non trovano subito le parole per raccontare le proprie cose nella maniera migliore. Questo non significa che i bimbi non vogliono parlarne con mamma e papà. Spesso, infatti, ciò significa che hanno solo bisogno di tempo per elaborarle.

Farsi raccontare la giornata dai bambini

 

FARSI RACCONTARE LA GIORNATA DAI BAMBINI: QUALCHE CONSIGLIO PRATICO

Non è facile sapere dai bambini come è andata a scuola o alla festa di compleanno. Allo stesso tempo, però, i genitori avrebbero piacere a farsi raccontare la giornata dai bambini, entrando così un pochino nel loro mondo. Non è semplice, ma per riuscire a farlo occorre muoversi nel modo giusto, rispettando il tempo dei bimbi e la loro personalità. Come è possibile, dunque, farsi raccontare la giornata dai bambini? Come instaurare un vero e proprio dialogo, andando oltre il semplice “botta e risposta”? Ecco qualche consiglio.

 

  • PAZIENZA

E’ importante non assillare i bambini con domande sull’andamento della giornata. Anche i bambini possono essere stanchi o non sufficientemente motivati a rispondere. Spesso, ad esempio, le domande vengono fatte appena rientrati da scuola, in macchina o appena il bimbo mette il piede in casa. In quei momenti, però, i bimbi hanno bisogno di staccare e riposarsi un pochino. E’ meglio aspettare, dunque, dopo la merenda o quando il piccolo è più rilassato. Farsi raccontare la giornata dai bambini non deve essere un interrogatorio, ma un momento piacevole di condivisione e confronto.

 

  • DOMANDE SPECIFICHE

Forse non ci abbiamo mai pensato, ma non è facile rispondere a domande così generiche. Anche gli adulti, ad esempio, potrebbero trovarsi in difficoltà nel rispondere ad una domanda di questo tipo. Chiedere “Come è andata oggi?”, infatti, non necessariamente richiede una lista dettagliata di tutti gli avvenimenti accaduti. La risposta telegrafica “Bene”, effettivamente, ben si presta a questo tipo di domanda. Provare ad utilizzare domande più specifiche, magari riferite a situazioni già conosciute, consente, invece, di focalizzare l’attenzione su uno specifico argomento e intavolare un discorso. Questo, ovviamente, richiede che il dialogo con i propri bimbi sia quotidiano e che l’ascolto sia autentico e sincero.

 

  • INTERESSE AUTENTICO

Spesso si chiede come è andata la giornata senza mostrare un reale interesse. Presi dalla quotidianità, infatti, si fanno domande anche quando poi, effettivamente, non si riesce a dedicare la giusta attenzione alla risposta. E’ importante, dunque, aspettare di essere liberi e attenti per ascoltare cosa i bimbi hanno da raccontare. I bambini comprendono quando l’interesse dei genitori è autentico. Non si tratta, infatti, di un monologo del bambino. Possono esserci domande, riflessioni, pensieri che l’adulto fa in base al racconto che il piccolo porta. Farsi raccontare la giornata dai bambini è un vero e proprio dialogo, che deve coinvolgere realmente il bambino e l’adulto. Solo in questo modo il bimbo comprende che l’ascolto al suo racconto è reale ed empatico.

Anche sul piano emotivo l’adulto può avere un ruolo molto importante nel farsi raccontare la giornata dai bambini. Fungere da specchio alle emozioni dei bimbi, infatti, aiuta i piccoli a riconoscere e gestire le proprie emozioni. Si favorisce, così, quell’alfabetizzazione emotiva fondamentale per il loro benessere e il loro sviluppo. Ascoltando e dando un nome alle emozioni dei bimbi, dunque, essi allenano la capacità di identificare le emozioni provate e imparano a farvi fronte in maniera funzionale e costruttiva.

 

RACCONTARE LE PROPRIE AVVENTURE PER FARSI RACCONTARE LA GIORNATA DAI BAMBINI

Si sa, l’esempio vale più di mille parole. Anche per farsi raccontare la giornata dai bambini vale la stessa regola. In che senso? La domanda “Come è andata a scuola oggi?” spesso viene posta come inquisitoria. E’ importante, invece, dare il buon esempio. Parlare con i propri bimbi del proprio lavoro, delle proprie passioni e dei piccoli contrattempi quotidiani aiuta far sperimentare loro la bellezza della condivisione. A lungo andare, infatti, questa abitudine può portare alla condivisione della propria giornata anche senza la fatidica domanda. Se raccontare di sé diventa un’abitudine quotidiana, i bimbi saranno incentivati a parlare e avranno piacere a condividere le loro piccole e grandi esperienze.

I bambini sono molto curiosi di sapere cosa fanno mamma e papà. Molto probabilmente, quindi, saranno interessati a conoscere ciò che fanno quando non sono con loro. Questo indipendentemente dal tipo di attività che svolgono. Anche perché ai bimbi interessa sapere le loro passioni, ciò che fa loro ridere e ciò che fa paura a mamma e papà. Ma anche sapere che i grandi possono fare degli errori, incontrare difficoltà e dover trovare soluzioni. E’ il lato umano che interessa ai piccoli. E’ sapere che mamma e papà possono essere un esempio perché umani, con i loro punti di forza e momenti di debolezza, a cui sanno far fronte. Questo è un insegnamento molto importante per i bambini. Ai piccoli, infatti, non serve avere genitori perfetti, ma hanno bisogno di genitori che possano fungere da modello, in grado di affrontare le piccole e grandi sfida della vita quotidiana.

 

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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