Disegno della Famiglia: a cosa prestare attenzione?

I disegni dei bambini hanno sempre il loro fascino. In quei tratti di pennarello ci sembra di intravedere la loro personalità, i loro sogni e le loro sofferenze. Ma è davvero così? Una delle rappresentazioni che da sempre desta maggiore interesse è il disegno della famiglia. Insieme al disegno della Figura Umana e al disegno dell’Albero, infatti, la rappresentazione della famiglia è molto presente nelle scelte pittoriche dei bimbi. Spontaneamente o su richiesta, i bimbi spesso disegnano la famiglia. Il disegno di mamma, papà, nonni e zii è un tema molto ricorrente tra i bambini, che amano pasticciare con matite e colori.

Negli ultimi anni c’è la tendenza a evitare di chiedere ai bambini fare il disegno della famiglia. Fuori da contesti non prettamente clinici, si dice, potrebbe essere letto come intrusivo. In realtà, personalmente, non credo ci sia nulla di male, anzi. Ognuno ha la propria famiglia, con le sue caratteristiche e peculiarità. Ogni famiglia è diversa dalle altre. Anche laddove vi siano situazioni complesse, permettere ai bambini di rappresentare la propria famiglia, in un contesto sicuro e non giudicante, può aiutarli a mettere parola su cosa stanno vivendo. Poter parlare di ogni famiglia, infatti, legittima ogni forma di famiglia, senza far vivere sensi di colpa ai bambini o farli sentire diversi.

 

IL DISEGNO DELLA FAMIGLIA INVENTATA

Al fine di favorire la proiezione e inibire le difese, il disegno della propria famiglia spesso viene sostituito dal Disegno della famiglia inventata. Il disegno della famiglia inventata consente al bambino di rappresentare una famiglia di sua fantasia. Alcuni bambini preferiscono disegnare una famiglia di animali, una famiglia di robot o quello che meglio gli suggerisce la loro fantasia. In questo modo il bambino abbassa le proprie difese ed esprime maggiormente la sua rappresentazione di famiglia.

 

COSA CI PUO’ DIRE IL DISEGNO DELLA FAMIGLIA?

Sebbene i disegni dei bambini ci possono dare molti spunti di riflessione interessanti, non è mai possibile interpretare in maniera univoca le rappresentazioni dei piccoli. E’ d’obbligo dire, dunque, che non è possibile una lettura univoca del disegno. Ogni prodotto deve essere considerato a sé, all’interno della storia di quel particolare bambino. Proprio per questo leggere i disegni del bambini è, sì, molto importante, ma allo stesso tempo deve essere fatto con molta cautela. Essi possono fungere da stimolo per intavolare discussioni, l’input per parlare con il bambino di ciò che sembra far fatica ad esprimere. Se il disegno viene visto come una modalità di espressione e non come uno strumento in grado di rivelarci segreti inconfessabili, ecco che allora l’attenzione a questa attività diventa fondamentale.

I disegni, a volte, possono essere anche un campanello d’allarme per i genitori. Può capitare, infatti, che mamma e papà si rivolgano ad un professionista alla luce di disegni ricorrenti che sembrano destare un po’ di preoccupazione. In questo caso, lo psicologo non farà riferimento solo a quel disegno, ma approfondirà la storia del bambino e i suoi vissuti, in modo tale da inserire quelle rappresentazione all’interno delle emozioni del piccolo. Solitamente i fattori da tenere presenti sono la ricorsività del disegno e la sua durata nel tempo. Se il bambino rappresenta sempre lo stesso oggetto in tutte le sue opere, e questo perdura per molto tempo, ecco che allora può essere letto come qualcosa di molto forte presente nel piccolo. Questo può essere inteso sia in senso positivo che negativo. Può indicare, infatti, una forte preoccupazione, ma anche un forte desiderio.

Fatte queste premesse, è possibile prestare attenzione ad alcuni indicatori, che possono aiutarci a riflettere sul disegno della famiglia.

 

disegno della famiglia

DISEGNO DELLA FAMIGLIA: A QUALI INDICATORI PRESTARE ATTENZIONE?

  • TEMPO IMPIEGATO. E’ interessante considerare il tempo impiegato dal bambino, soprattutto quando i tempi sono molto prolungati o eccessivamente brevi. A volte, i bambini impiegano molto tempo per completare il disegno, concentrando tutta la loro attenzione nei minimi dettagli. Altre volte invece, i piccoli terminano il disegno molto frettolosamente. Il tempo, dunque, può essere un indicatore interessante da considerare.

 

  • SPAZIO UTILIZZATO. Come il bambino utilizza lo spazio a disposizione ci può dare molte informazioni. I piccoli possono, ad esempio, utilizzare tutto il foglio oppure collocare il disegno solo in una parte. Riempire completamente il foglio, utilizzando tutti gli spazi presenti, è molto diverso da disegnare solo in una parte e lasciare il resto vuoto.

 

  • VICINANZA/LONTANANZA. Interessante notare la prossimità dei personaggi raffigurati. I soggetti sono tutti vicini? Come sono disposti sul foglio? Come sono posizionati tra di loro? Sono tutte osservazioni interessanti che possono essere fatte di fronte al disegno della famiglia.

 

  • SEQUENZA DI DISEGNO. L’ordine con cui i personaggi vengono raffigurati può essere un criterio di lettura molto interessante. Chi viene rappresentato per primo? Chi viene disegnato per ultimo? Questi aspetti ci possono dare  informazioni su cui riflettere. L’ordine, ovviamente, non può essere interpretato in maniera univoca. All’interno della storia del bambino, però, sicuramente la sequenza dei disegni ha un significato particolare.

 

  • OMISSIONE. E’ importante considerare la non rappresentazione di uno o più personaggi all’interno del sistema famigliare. Chi non viene rappresentato? Si omette semplicemente la presenza o si specifica perché non viene disegnato?

 

  • SOMIGLIANZA. La presenza di affinità tra i vari personaggi può essere un elemento di riflessione nell’interpretazione del disegno. Chi si assomiglia? Quali tratti hanno in comune?

 

DISEGNO DELLA FAMIGLIA: LE SCELTE GRAFICHE

Dal punto di vista grafico, invece, è importante tenere in considerazione:

  • TRATTO con cui i personaggi vengono rappresentati. E’ un tratto deciso e pressato? Al contrario, si tratta di un segno delicato e quasi impercettibile?

 

  • COLORI scelti per il disegno.

 

  • GRANDEZZA dei personaggi, sia in termini oggettivi che in rapporto tra di loro.

 

  • CANCELLATURE rispetto ad alcune parti del disegno. Sono presenti delle cancellature? L’utilizzo della gomma è frequente?

 

IL DISEGNO DELLA FAMIGLIA: FIN DOVE FARE DOMANDE?

Il disegno, in conclusione, è un prodotto prezioso per entrare in punta di piedi nei mondo dei bimbi. Esso aiuta i piccoli a dare libero sfogo alla loro creatività,  a esprimere se stessi e le loro emozioni. Non è la fotografia oggettiva di una situazione, ma uno strumento per entrare in contatto con i bimbi, con i loro  vissuti e le loro emozioni. Il disegno è uno dei mezzi di comunicazione preferiti dei bambini e condividere con loro questo linguaggio è un’occasione speciale e preziosa.

Spesso ci si chiede quanto è opportuno fare domande ai bambini sui loro disegni. Credo che la domanda, posta in questo modo, rischia di essere fuorviante. I disegni possono fungere da stimolo per una discussione. E’ importante evitare un interrogatorio fatto di domande e risposte. Chiedere semplicemente cosa è stato disegnato può essere il primo passo per iniziare a parlare. In questo modo, i bambini si sentono ascoltati e percepiscono l’interesse autentico verso di loro e il loro prodotto. Spesso, dai disegni  dei bambini emergono tante informazioni, anche molto diverse dal tema rappresento. Confrontarsi con i bambini sui disegni è un’occasione per intavolare un dialogo, una discussione, prendersi del tempo da passare insieme. E’ importante non avere un obiettivo o un tema a cui si vuole arrivare, ma è importante semplicemente lasciarsi guidare dal dialogo e dal confronto con il piccolo.

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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