In piena estate via libera a bagni, tuffi e schizzi d’acqua. Ai bambini piace immergersi in piscina e fare il bagnetto, per giocare e trovare sollievo dall’afa estiva. Non sempre, però, è così. Può capitare che ci siano bambini che non amano il contatto con l’acqua. La paura dell’acqua nei bambini, infatti, è più diffusa di quello che si pensi. Alcuni bimbi, infatti, fanno fatica a familiarizzare con piscine, lago o mare. Ogni tentativo di avvicinarli all’acqua è vano, e finisce sempre con urla e pianti, anche se vengono rassicurati in ogni modo. A volte la paura si estende anche al momento del bagnetto in vasca, diventando un vero incubi per i genitori.
I genitori, spesso, provano dapprima con le buone a convincere i bambini. Spazientiti si cerca poi di insistere o, quasi, costringere i bambini ad entrare in acqua, perché la loro paura può apparirci insensata. Così facendo si pensa che i bimbi capiscono che non c’è nulla di cui avere paura e, magari, supereranno il terrore di bagnarsi. Ma funziona veramente così?
Sono diversi i motivi che possono rendere il contatto con l’acqua poco piacevole ai piccoli. A volte può essere un’inclinazione naturale, una resistenza a entrare in contatto con l’acqua fredda o a bagnarsi. A volte, invece, può essere legata ad un’esperienza traumatica vissuta come tale dal piccolo, che magari può essere stata sottovalutata. Può essere, ad esempio, anche solo un po’ di acqua ingerita inavvertitamente o uno schizzo negli occhi che ha spaventato il bimbo. La paura dell’acqua nei bambini può, a volte, comparire improvvisamente, così come, molto spesso, si risolve senza particolari interventi.
I bambini appena nati, però, hanno naturalmente confidenza con l’acqua. Nella pancia della mamma, infatti, essi vivono nel liquido amniotico. Per nove mesi, dunque, i bimbi sono “nell’acqua” e si sviluppano dentro a questo ambiente. Difatti, i bambini che fin da piccolissimi vengono messi a contatto con l’acqua mantengono quella confidenza innata. Far stare i bambini subito a contatto con l’acqua, magari con un corso specifico in piscina, può essere d’aiuto per mantenere la naturale confidenza dei bambini. Non sempre, però, è possibile. Con il tempo, infatti, a volte le cose sembrano cambiare, fino a trasformarsi in un vero e proprio terrore dell’acqua.
Vi sono alcuni giochi molto divertenti per aiutare i bambini a familiarizzare con l’acqua. I gavettoni da schiacciare con il sedere o giocare a palla a riva, ad esempio, sono solo alcune attività che si possono proporre ai bimbi per rendere il contatto con l’acqua meno traumatico. Anche giocare in compagnia di amichetti può essere utile. E’ importante, però, evitare i confronti e non forzare i bambini quando sono in gruppo, ma lasciarli sperimentare autonomamente. Eventualmente, si può riprendere il discorso in un secondo momento, a fine giornata, a quattr’occhi.