Bambini con ansia: cosa possono fare i genitori?

L’ansia riguarda tutti, anche i bambini. Spesso si tende a pensare che ansia e preoccupazioni siano una prerogativa del mondo adulto. Purtroppo, questo non è vero. Anche i bimbi possono manifestare questo tipo di sentimenti. E ciò vale sia per i bimbi più grandi, ma anche per quelli molto piccoli. Il numero di bambini con ansia, infatti, è molto elevato.

L’ansia nei bambini può essere funzionale. Essa, infatti, può proteggere i piccoli da potenziali pericoli. Un livello leggero e positivo di preoccupazione, inoltre,  può spingere i bambini a pretendere sempre il meglio da sè e migliorarsi. L’ansia è un’esperienza intrinseca nel soggetto, intesa come risposta fisiologica innata, adattiva per la sua sopravvivenza. Quando, però, l’ansia diventa molto intensa, essa può trasformarsi in un vero e proprio problema. L’ansia permette di prevedere i pericoli e farvi fronte. Se i livelli, però, sono troppo alti, il rischio è quello di immobilizzare e creare disagio nel normale funzionamento del piccolo. I bambini con ansia, infatti, possono immobilizzarsi davanti alle proprie angosce e compromettere la qualità della propria vita e, di riflesso, della propria famiglia. Ad esempio, l’ansia di separazione nei bambini può incidere notevolmente sulla quotidianità dei piccoli e dei loro genitori.

La famiglia gioca un ruolo importante nella gestione dei bambini con ansia. Mamma e papà, insieme alla scuola, possono supportare i bimbi che stanno vivendo questo momento di complessità e, insieme, trovare le strategie migliori per farvi fronte.

Bambini con ansia

BAMBINI CON ANSIA: COSA PUÓ FARE LA FAMIGLIA?

  • ASCOLTO E COMPRENSIONE. Come in ogni relazione, condivisione e confronto sono fondamentali. Ovviamente, è molto più facile a dirsi che a farsi. I bimbi devono capire che con i propri genitori si può parlare di tutto, ma allo stesso tempo gli adulti si devono porre in una posizione di ascolto empatico autentico. Questo vuol dire non minimizzare le paure dei bambini e le loro angosce, anche se ci sembrano incomprensibili. Riconoscere le emozioni dei bambini ci permette di entrare nel loro mondo e guardare la realtà dal loro punto di vista.  Ciò aiuta i più piccoli a parlare di quello che stanno provando e condividerlo con chi si prende cura di loro.  E’ importante ascoltare di più e parlare di meno.  Se si dice a un bambino che non vi è motivo di avere paura, non otteniamo nulla. Se ascoltiamo le sue parole, invece, riusciamo a vedere la realtà con i suoi occhi. Mettiamoci a terra con lui, ascoltiamolo e cerchiamo di capire.

 

  • FIDUCIA. La paura non è negativa, ma ci permette di sopravvivere, perché consente di attivarci di fronte al potenziale pericolo. Diventa invalidante, però, quando interferisce nella quotidianità e non consente di vivere serenamente, senza quella tensione continua. Dunque, l’ansia non è da eliminare, ma è da utilizzare in maniera funzionale. Ed è questo il messaggio che bisogna trasmettere ai bimbi: il piccolo non è sbagliato, occorre sono imparare ad utilizzare al meglio il proprio sistema di allarme. Spesso l’ansia nei bambini è legata a bassa autostima e scarsa fiducia in sé stessi: credere nel proprio bambino e nelle sue capacità lo aiuterà a focalizzarsi non tanto sulle sue paure, ma soprattutto sulle sue capacità di farvi fronte. Le rassicurazioni, infatti, quando eccessive, diventano controproducenti e non permettono al bambino di sviluppare un senso di indipendenza ed efficacia.

 

BAMBINI CON ANSIA: L’IMPORTANZA DELL’ESEMPIO

Come sempre, l’esempio dei genitori è fondamentale. I bambini assorbono come spugne le emozioni di chi sta loro intorno e imparano a valutare la pericolosità delle situazioni (e il proprio senso di efficacia) in base a ciò che percepiscono dalle figure significative. Saper gestire in maniera funzionale le proprie emozioni fungerà da modello per i propri figli.

 

BAMBINI CON ANSIA: QUANDO RIVOLGERSI A UN PROFESSIONISTA?

Ansie e paure sono molto diffuse e, quando contenute, sono anche utili in quanto aiutano i bambini a proteggersi dai pericoli e a migliorarsi. Quando, però, l’ansia diventa eccessiva ed invalidante, è importante rivolgersi ad un professionista. Attraverso un percorso condiviso, infatti, lo psicologo può accompagnare i bambini con ansia e le loro famiglie a comprendere cosa sta succedendo, mobilitando le risorse per far fronte alla situazione. Un lavoro congiunto permette al bambino di dar voce alle sue paure, trovando uno spazio per sé dove poter parlare di ciò che sta succedendo. Allo stesso tempo, i genitori possono costruire delle strategie per affrontare la quotidianità che, spesso, diventa molto complessa da gestire.

 

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO

 

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