Aiutare i bambini a stare nel presente: mindfulness e Kung Fu Panda

Cosa significa aiutare i bambini a stare nel presente? Sembra scontato, ma anche i bambini (proprio come i grandi) spesso rimangono ancorati al passato o si preoccupano per il futuro. Ciò distoglie loro dal vivere pienamente il momento presente, rischiando di perdere di vista le piccole e grandi gioie quotidiane.

Rimuginare sul passato e angosciarsi sul futuro non sono prerogative solo del mondo adulto. Anche i bambini, infatti, ripensano a ciò che è stato, riflettono su cosa poteva andare diversamente e si angosciano per ciò che sarà. E proprio come per noi grandi, ciò rischia di far rimanere bloccati nel passato o, al contrario, paralizzarli in vista di un futuro che fa paura. Per questo diventa così importante aiutare i bambini a stare nel presente fin da piccoli. Aiutare i bambini a stare nel presente già da piccolini, infatti, è un grande dono che possiamo fare loro. Se allenata nel tempo, questa abilità li sosterrà al fine di vivere una vita ricca e significativa, centrata sul presente. Perché il presente è l’unico tempo possibile.

Ecco cosa può distogliere dal momento presente:

  • L’ANSIA E LA PAURA DEL FUTURO

Un esempio di difficoltà a stare nel presente, ad esempio, è legata all’ansia e all’eccessiva preoccupazione per il futuro. Che si tratti di un compito in classe, di una situazione temuta o di qualcosa che preoccupa i bambini, la loro attenzione è posta sul futuro. L’attenzione non è sul momento presente, ma sui possibili scenari che possono presentarsi. Se questo, in parte, può aiutare a gestire concretamente varie situazioni, dall’altra parte, quando questa tendenza è frequente o molto intensa, esaspera le preoccupazioni e rischia di bloccare i bambini.

  • RUMINARE SUL PASSATO

Anche ripensare sul passato in maniera ripetitiva rischia di bloccare i bambini e farli rimanere poco a contatto con il momento presente. Oltre a creare grande sofferenza e disagio, pensare e ripensare al passato distoglie i piccoli da ciò che stanno facendo, appesantendo il loro quotidiano.

Aiutare i bambini a stare nel momento presente

AIUTARE I BAMBINI A STARE NEL PRESENTE: L’INSEGNAMENTO DEL VECCHIO SAGGIO OOGWAY

Anche i cartoni animati ci possono aiutare a ricordare che il presente è l’unico tempo possibile. L’utilizzo di storie, metafore e cartoni animati, infatti, può essere molto d’impatto per i bambini. Ma non solo. Anche noi adulti, spesso, rimaniamo maggiormente colpiti da un aneddoto, piuttosto che da una spiegazione astratta.

Un cartone animato che tocca molto bene questo argomento è Kong Fu Panda, capolavoro di animazione del 2008 diretta da Mark Osborne e John Stevenson, e prodotto dalla Dream Works Animation. In particolare, a ricordarcelo è una bellissima scena in cui il vecchio saggio Oogway ricorda al panda Po l’importanza del qui ed ora, con una frase densa di significato “C’è un detto: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi… è un dono. Per questo si chiama presente”.

Il vecchio saggio Oogway, con quella frase, rimanda all’importanza di vivere pienamente il presente, che è l’unico tempo possibile. Troppo spesso, infatti, si rimane agganciati al passato o in ansia per il futuro. E’ fisiologico, è il nostro cervello che ci porta a fare ciò. Ma l’unico momento in cui possiamo fare qualcosa, in realtà, è adesso. Per questo,  aiutare i bambini a stare nel presente è davvero importante.

COME AIUTARE I BAMBINI A STARE NEL PRESENTE: LA MINDFULNESS

Quando si parla di aiutare i bambini a stare nel presente inevitabilmente si deve far riferimento al concetto di mindfulness. Una parola molto in voga in questo periodo, ma che spesso viene utilizzata in modo confusivo. Mindfulness significa consapevolezza, presenza mentale, prestare attenzione con apertura, curiosità e flessibilità. Mindfulness è la traduzione inglese del termine “Sati” in lingua Pali, che significa “attenzione consapevole”. La mindfulness si basa su alcuni presupposti fondamentali come la consapevolezza, la non reattività, l’auto-osservazione e il non giudizio. L’attenzione, dunque, è posta al momento presente, con accettazione e senza giudizio. La mindfulness permette di aumentare la consapevolezza dell’esperienza interiore nel qui e ora, in modo non giudicante, lasciando che i propri pensieri fluiscano, senza tentativo di controllarli. Osservando i propri eventi interiori in questo modo, anche i pensieri e le emozioni più dolorose diventano meno minacciosi, riducendo il loro impatto sulla quotidianità.

Solitamente, quando si pensa alla mindfulness viene subito in mente la pratica formale, sotto forma di meditazione. In realtà, questa è solo una delle possibilità. La mindfulness, infatti, può essere praticata anche in maniera informale, durante la quotidianità. Durante una passeggiata o mentre si mangia una caramella, ad esempio. Prestando attenzione a ciò che accade dentro e fuori di noi. Prendendosi il tempo per guardarsi intorno, con gli occhi e con gli altri sensi: con l’udito, l’olfatto, il tatto, il gusto. E ascoltando, senza giudizio, come ci sentiamo in quella situazione.

AIUTARE I BAMBINI A STARE NEL PRESENTE: L’ACCETTAZIONE

Come si accennava prima, quando si parla di aiutare i bambini a stare nel presente non si può non far riferimento alla capacità di vivere pienamente le emozioni, attraverso l’accettazione. Ma cosa si intende con il termine accettazione? Spesso questa parola viene confusa con il termine rassegnazione. In realtà, accettazione e rassegnazione sono due concetti ben distinti. Accettazione, infatti, non significa arrendersi alla sofferenza e al dolore, o farsi sopraffare da essi. Accettare significa, invece, accogliere ciò che  si  prova in quel momento, senza giudizio e senza tentativi di controllo. Mi ascolto, senza cercare di controllare quello che sto pensando o ciò che sto provando.

Ovviamente, non si tratta di un processo semplice o automatico. E’ un’abilità che occorre allenare continuamente. Ed è un processo a cui occorre educare. Come? Sicuramente la più grande forma di insegnamento è l’esempio: se i grandi sono i primi ad accettare le proprie emozioni, anche i bambini comprenderanno che esiste questa possibilità. Aiutare i bambini a vivere le emozioni, infatti, passa principalmente dalla capacità dei grandi di accettare i propri sentimenti. Non è un processo semplice, ma si può apprendere insieme, piano piano, facendone esperienza.

ALTRI FILM E CARTONI ANIMATI PER PARLARE DI EMOZIONI

Nella sezione “Film per parlare di” del Blog è possibile trovare altri spunti utili per parlare di emozioni attraverso l’uso di storie e cartoni animati. Come, ad esempio, il bellissimo film Inside Out ci può aiutare a capire cosa è meglio fare quando un bambino si sente triste.

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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