Bambini che sfidano: come gestirli?

Capita spesso che i bambini manifestino gesti di sfida verso il mondo adulto. Ciò può avvenire verso i genitori o verso gli insegnanti. Ma anche verso l’autorità generale. E’ molto difficile capire come fare fronte a bambini che sfidano. A volte, sembra che nessun tipo di risposta abbia un effetto utile.  Spesso si tende a urlare e minacciare. In questi caso, sovente, i risultati sono scarsi o nulli. Altre volte, invece, risposte di questo tipo esacerbano il comportamento dei bambini che sfidano, mettendo a dura prova la pazienza degli adulti. Diventa, così, una vera e propria lotta di potere che, molto spesso, vede primeggiare i bambini.

BAMBINI CHE SFIDANO: QUANDO SFIDARE FA PARTE DELLA CRESCITA

L’atteggiamento di sfida è funzionale durante alcuni momenti della crescita. Intorno ai due anni, ad esempio. In questo periodo, infatti, l’atteggiamento oppositivo rientra nel normale processo di sviluppo. Ciò aiuta i piccoli ad autonomizzarsi dall’adulto e a definire la propria identità. Parallelamente, anche durante l’adolescenza i ragazzi si oppongono alle figure adulte. Ciò serve per definirsi e trovare il proprio spazio nel mondo. L’adolescenza, infatti, è il periodo per eccellenza della ribellione, in cui l’atteggiamento di sfida dei bambini diventa quasi sempre la quotidianità.

Per definizione, questi sono i due momenti in cui si presenta maggiore conflittualità con il mondo dei grandi. Ma non solo. Anche tutto il resto dello sviluppo è caratterizzato da momenti oppositivi e di sfida. Quando questi comportamenti sono sporadici e di intensità moderata, sono funzionali al processo di separazione e individuazione dal mondo adulto. Quando, però, il comportamento dei bambini che sfidano è molto intenso e prolungato nel tempo può essere utile approfondire la situazione. L’atteggiamento di sfida, dunque, può essere un campanello d’allarme a cui prestare particolare attenzione. Esso, infatti, può essere spia di un possibile momento di disagio.

bambini che sfidano

COME GESTIRE IL COMPORTAMENTO DEI BAMBINI CHE SFIDANO?


  • MANTENERE LA CALMA

Urlare e sbraitare non serve a nulla, anzi. Anche se difficile, è importante mantenere la pazienza. Rispondere alle provocazioni dei bambini, infatti, rischia di innescare un circolo vizioso da cui è difficile uscire. Un’alternativa può essere, quando possibile, quella di ignorare la provocazione. Quando questo non è possibile, invece, è opportuno comunicare con fermezza, ma in maniera serena, la conseguenza per il comportamento scorretto. Quando il comportamento viene mantenuto o ripetuto, inoltre, è importante mantenere la conseguenza promessa, in modo che il bambino comprenda l’importanza delle sue azioni e le conseguenze. Mantenere la calma e mostrarsi in grado di gestire le proprio emozioni è un grande insegnamento che possiamo dare ai bambini. Anche se arrabbiati, gli adulti possono comunicare la loro emozione ai bambini, ma nella maniera più funzionale.

 

  • LAVORARE SULLA QUOTIDIANITA’

E’ importante agire preventivamente. Cosa significa? Prevenire significa intervenire non solo durante l’oppositività del bimbo, ma facendo in modo che gli episodi di sfida siano sempre meno frequenti. Ma come è possibile ridurre il comportamento oppositivo dei bambini?

  • Spiegare preventivamente le regole. Le regole devono essere poche, chiare e definite.
  • Premiare i piccoli e grandi traguardi. La capacità dell’adulto di focalizzare la propria attenzione sui comportamenti positivi, infatti, aiuta ad incentivarne la frequenza e a ridurre azioni di sfida o di provocazione. Anche i bambini, inevitabilmente, saranno influenzati da questo cambiamento di prospettiva. Il premio, piuttosto che la punizione, promuove i comportamenti corretti. Allo stesso modo, concentrarsi sulla mancanza non aiuta a orientare il comportamento del bambino.
  • Coinvolgere il bambino e incoraggiarlo. Credere nel bambino e nelle sue capacità è fondamentale per promuove un’immagine di sé positiva. Favorire una buona autostima aiuta i bambini a muoversi in maniera più adeguata e serena.
  • Mostrarsi coerenti e fermi nelle proprie decisioni. La coerenza educativa è importante. Se si dice di no, il divieto deve essere mantenuto.

BAMBINI CHE SFIDANO: MANTENERE LA COERENZA

E’ difficile, davanti ai comportamenti di sfida dei bambini, non cedere. Spesso, infatti, di fronte ai capricci dei bambini si rischia di cedere e accontentarli. Questo è molto pericoloso. Ma non per una questione di potere.

Avere poche regole definite aiuta in questo senso. Spesso, infatti, la tendenza è quella di dare molte regole ai bambini, vaghe e confuse. Questo, però, non aiuta i piccoli ad avere idee chiare rispetto a come devono comportarsi. Ad esempio, “non urlare” non è una regola chiara. A volte, infatti, nei momenti di gioco e confusione, i bambini non hanno la percezione dell’effettivo tono alto della voce. Inoltre, il numero cospicuo di regole porta l’adulto a chiudere spesso un occhio di fronte ad una trasgressione. Poche regole, condivise e motivate, invece, aiutano i bambini a comprenderne l’utilità e a limitare gli atteggiamenti di sfida.

E’ importante mantenere la coerenza educativa anche di fronte ai capricci dei bambini. A volte capita che più si alza la protesta del bimbo, più si ha la tentazione di cedere. Un po’ per sfinimento, un po’ per dispiacere, di fronte al divieto fermo dato precedentemente, si rischia di chiudere un occhio. Questo, a lungo andare, può rivelarsi pericoloso. Ciò, infatti, passa il messaggio che i no dell’adulto non sono dati per un motivo e possono essere superati. Inoltre, se il bambino apprende che la modalità di protestare gli consente di ottenere facilmente quello che vuole, molto probabilmente continuerà ad utilizzare questa strategia.

E’ possibile approfondire l’argomento attraverso l’ebook “Educazione per bambini felici“. L’ebook è gratuito ed è possibile scaricarlo cliccando qui. Il breve manuale offre spunti di riflessione e consigli pratici per adottare un’educazione positiva, per crescere bambini sereni e felici.

 

BAMBINI CHE SFIDANO: QUANDO APPROFONDIRE LA SITUAZIONE?

A volte, quando un atteggiamento oppositivo compare in maniera inaspettata, permane per molto tempo o rischia di influenzare in maniera negativa la vita di un bambino, è importante approfondire la situazione. Ciò permette di capire quale momento di disagio si nasconde dietro a questo comportamento e come affrontarlo. Partendo da questa consapevolezza, inoltre, è possibile trovare insieme la modalità migliore per farvi fronte. Confrontarsi con un professionista su strumenti e strategie per gestire la situazione può aiutare a rispondere in maniera adeguata a quello che sta succedendo. Ciò può permettere di interrompere quel circolo vizioso che spesso gli adulti, inconsapevolmente, tendono ad alimentare. Un lavoro di questo tipo mira a ristabilire un equilibrio di serenità che favorisce il benessere del bimbo e di tutta la famiglia.

 

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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