Bambini con bassa autostima: come si riconoscono?

Oggigiorno si sente spesso parlare di bambini con bassa autostima. Ma cosa si intende quando si parla di autostima? L’autostima è un concetto molto importante: essa definisce l’immagine che abbiamo di noi stessi e il valore che vi attribuiamo. Si tratta di un costrutto complesso e multidimensionale, che si costruisce nel tempo, in base a diversi fattori che si influenzano reciprocamente. Le ricerche mostrano come essa inizi a definirsi fin dai primi mesi di vita. Ma non solo. Alcuni studi evidenziano come essa, in realtà, inizi a strutturarsi fin dal grembo materno, nell’immagine mentale che mamma e papà hanno del loro bimbo.

L’autostima è un processo. Non si nasce con un’alta o con una bassa autostima. L’autostima si evolve, cresce, cambia. E piano si può imparare a coltivarla. Il contesto di un bambino può essere fondamentale in questo senso. Gli adulti di riferimento, le esperienze di vita e l’ambiente in cui si è inseriti giocano un ruolo fondamentale per definire il proprio modo di essere. I primi anni di vita, infatti, sono fondamentali per gettare le basi per una buona autostima. Per questo, dunque, è molto importante aiutare i bambini a sviluppare un’autostima adeguata fin da piccolissimi.

Capita spesso, infatti, di vedere bambini con bassa autostima: essi possono mostrare atteggiamenti di insicurezza, scarsa fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità. Una buona autostima, invece, è molto importante, perché è alla base di uno sviluppo sano ed armonioso. Ed è responsabilità del mondo adulto aiutare i bambini a coltivarla, in modo da offrire loro gli strumenti per affrontare le piccole e grandi situazioni della vita quotidiana nel migliore dei modi.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEI BAMBINI CON BASSA AUTOSTIMA?

I bambini con bassa autostima hanno una percezione ingigantita dei propri limiti e dei propri punti di debolezza. Al contrario, i punti di forza non vengono riconosciuti oppure vengono minimizzati. Spesso rifiutano o mostrano resistenza di fronte ai compiti assegnati perché ripetono, più o meno esplicitamente, che non sono in grado di portarli a termine. Questo può succedere in diversi contesti: da quello scolastico a quello familiare, ma anche per quanto riguarda gli hobby e lo sport. A volte, i bambini con bassa autostima tendono a fare continui confronti, attribuendo ad altri qualità ideali e irraggiungibili. Altre volte ancora, questi bimbi si pongo obiettivi irrealistici e la loro mancata realizzazione fomenta una visione negativa di sé, in un circolo che si autoalimenta.

Ma i bambini con bassa autostima non sono solo quelli che lo dimostrano esplicitamente. Non sono solo quelli che dicono che non ce la fanno e non potranno mai farcela. Anche atteggiamenti spavaldi e prepotenti, infatti, possono nascondere una scarsa fiducia in sé stessi. Al contrario di quello che si pensa, ad esempio, anche i bulli che all’apparenza sembrano pieni di sé possono avere una bassa autostima. A volte, infatti, comportamenti aggressivi nascondono una bassa fiducia nelle proprie capacità, a cui i piccoli fanno fronte mascherandosi dietro a questo tipo di atteggiamento.

bambini con bassa autostima

COME RICONOSCERE I BAMBINI CON BASSA AUTOSTIMA?

Ogni bambino è a sé, è unico ed ha caratteristiche proprie. Intervengono anche attitudini e inclinazioni temperamenti ad influenzare il modo in cui i bambini possono mostrare la scarsa fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità. Anche l’educazione, inoltre, gioca un ruolo centrale nelle modalità in cui viene espressa la propria scarsa autostima.

Proviamo, però, a identificare tre fattori a cui prestare attenzione per riconoscere i bambini con bassa autostima.

 

  • SVALUTAZIONE

I bimbi con bassa autostima tendono a verbalizzare commenti autosvalutanti, descrivendosi come perdenti o non attraenti. Faticano a identificare i propri lati positivi e le proprie qualità. Allo stesso tempo mettono in evidenza i propri limiti e i loro difetti, enfatizzandoli. Spesso dicono che non ce la fanno, senza riuscire a mettersi in gioco. Evidenziano il limite e faticano ad affrontarlo, temendo una sconfitta. Spesso questo diventa una vera e propria profezia che si autoavvera. Anche quando spronati ad affrontare una sfida, infatti, l’agitazione e la preoccupazione fanno in modo che non si ottenga il risultato sperato, avvalorando la loro tesi di non essere all’altezza. Questo può trasformarsi in un pericoloso circolo che si autoalimenta. I bambini con bassa autostima fanno molta fatica a sviluppare resilienza, ossia la capacità di affrontare le situazioni di difficoltà.

 

  • PAURA DEL RIFIUTO

La bassa autostima porta i bimbi a temere il rifiuto e l’esclusione, soprattutto dal gruppo dei pari. La paura di non essere accettati spesso favorisce una eccessiva accondiscendenza e un estremo desiderio di compiacere gli altri, a discapito dei propri desideri e della propria personalità. La paura di essere rifiutati può sfociare in un ritiro dalle relazioni sociali, che porta il piccolo a chiudersi in sé stesso e a evitare il contatto con gli altri.

 

  • RICERCA DI ATTENZIONE

A volte la bassa autostima porta i bambini a ricercare attenzione con atteggiamenti provocatori o aggressivi. Comportamenti prepotenti attirano l’attenzione dell’adulto e dei compagni, anche se in maniera negativa. Però, in questo modo, il bambino viene riconosciuto e gli viene attribuito un valore, che spesso i bambini con bassa autostima faticano a trovare. Questi atteggiamenti spessi vengono fraintesi e si fatica a comprendere il reale bisogno che si cela dietro.

 

BAMBINI CON BASSA AUTOSTIMA

Non sempre è facile riconoscere i bambini con bassa autostima. Migliorare l’autostima nei bambini fin da piccoli, però, è un obiettivo principe che ci si deve porre come adulti responsabili delle nuove generazioni.

Questo compito, a volte molto complesso, però, non può essere affidato solo ai genitori. L’autostima dei bambini, infatti, si costruisce nei diversi contesti di vita che il piccolo frequenta. Sicuramente un ruolo fondamentale è giocato anche dalla scuola. A partire dal nido o dalla scuola dell’infanzia, i bambini passano gran parte del loro tempo nel contesto scolastico che, sempre di più, diventa un terreno importante per strutturare la percezione che il bimbo ha di sè e delle proprie capacità.

Tutti gli adulti, dunque, sono chiamati ad aiutare i bambini a migliorare e rafforzare la propria autostima, supportandoli nel delicato e complesso processo di crescita e sviluppo. E’ una responsabilità importante, di tutta la società.

 

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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