Genitori di bambini con ADHD: qualche consiglio pratico

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo. L’ADHD include difficoltà di attenzione, concentrazione e controllo degli impulsi. Un bimbo con ADHD ha difficoltà nel regolare il proprio comportamento. Non si tratta di bambini cattivi o maleducati. L’ADHD, infatti, è un disturbo e, come tale, deve essere affrontato. In questo, i genitori di bambini con ADHD hanno un ruolo centrale. E’ un compito complesso, non sempre facile, ma è importante capire come gestirlo al meglio.

Essere genitori di bambini con ADHD, infatti, può essere molto complesso. Possono esserci momenti di difficoltà e sconforto, perché l’ingestibilità di certe situazioni diventa un elemento di stress molto forte. I genitori di bambini con ADHD si trovano a dover far fronte alla quotidianità nella gestione del piccolo, ma anche alle continue lamentele degli insegnanti e di altri genitori. Spesso, infatti, i genitori si trovano a dover dare continuamente giustificazioni e, a volte, a rinunciare a certe attività per evitare ulteriori elementi di stress. Spesso, per mancanza di informazioni, essi vengono additati come i responsabili del comportamento dei figli. Ne discendono, inevitabilmente, sentimenti di rabbia e sensi di colpa, che vanno a complessificare una situazione già molto impegnativa.

 

QUALCHE CONSIGLIO PRATICO PER GENITORI DI BAMBINI CON ADHD

 

  • CREARE UNA CORNICE

E’ importante creare delle routine prevedibili per il bambino, che impara così, pian pianino, a organizzarsi e a gestire la sua energia. Creare dei rituali, cercando di mantenere degli orari e dei luoghi stabili, infatti, aiuta il piccolo a lavorare sulle aspettative e sulla tolleranza alla frustrazione. Ovviamente, non sempre è possibile. Può essere molto importante, allora, conoscere gli impegni della giornata che si andranno ad affrontare. Possono essere spiegati a voce, scritti su una lavagnetta o disegnati su dei cartoncini. Ciò è molto utile per i bimbi, perché permette loro, con il tempo, di sviluppare la capacità di autoregolarsi. Una cornice chiara e prestabilita, dunque, è fondamentale e funzionale, in modo che il piccolo impari, con il tempo, a gestirsi in maniera autonoma. 

 

  • OCCUPARE IL TEMPO

Quando l’energia è tanta, occorre proporre molte attività, anche fisiche. Molto sport e giochi all’aria aperta, sicuramente. Ma anche momenti creativi, di libera espressione. Allo stesso tempo sono molto utili anche attività più strutturate, da fare da soli o insieme. Queste permettono di allenare delle capacità su cui il bimbo fa un po’ più fatica. Possono essere giochi come il memory, il gioco dell’oca o altri giochi in scatola. E’ importante coinvolgere i bimbi anche nelle faccende quotidiane, in modo tale da aiutarlo a incanalare la propria energia e, nel frattempo, responsabilizzarlo, condividendo dei momenti insieme. Alternare momenti liberi con attività più definite è molto importante, per aiutarlo anche ad imparare ad autoregolarsi e ad allenare la capacità di resistenza, da trasferire anche in altri contesti.

Genitori di bambini con ADHD

  • ATTEGGIAMENTO POSITIVO

A volte può essere davvero frustrante. Per i genitori di bambini con ADHD può essere snervante il fatto che le loro parole, spesso, volano nel vuoto. Il piccolo, infatti, sembra non ascoltare le indicazioni di mamma e papà, mettendo a repentaglio la propria sicurezza e quella degli altri. Viene ripetuto ciò che si deve fare mille volte, spesso senza risultato. Si chiede di tranquillizzarsi un attimo, ma anche qui sembra non esserci verso. Viene suggerito di provare a fare le cose in maniera più concentrata, ma nulla. In questi casi, un atteggiamento positivo e propositivo può fare la differenza. Mantenere una posizione ferma, ma serena, è molto importante.

Ovviamente, mantenere un buon autocontrollo non è sempre semplice. Un consiglio utile può essere quello di ritagliarsi del tempo per sé, per ricaricare le energie e riprendere la giornata con maggiore tenacia e passione. Non è sempre facile, ma è fondamentale. Questa, infatti, è una cosa molto importante, per i genitori stessi e per il bimbo stesso. A volte basta ritagliarsi un piccolo momento per dedicarsi ad una propria passione, fare una passeggiata o leggere un libro. Nella frenesia della quotidianità, anche solo prendersi qualche minuto sembra impossibile, ma è importante impegnarsi. Occorre elaborare anche gli inevitabili sensi di colpa che possono insorgere. E’ importante, però ricordare che la qualità del tempo quotidiano trascorso insieme è più incisivo della quantità.

GENITORI DI BAMBINI CON ADHD: L’IMPORTANZA DEI RINFORZI

I bimbi con ADHD sono soliti a ricevere critiche, lamentele e punizioni. E’ importante, invece, capovolgere la situazione. Da punire i comportamenti scorretti a premiare il piccolo ogni qualvolta raggiunge un piccolo o grande traguardo. Ovviamente certe azioni sono da limitare e, in quei casi, non si può far finta di nulla. Allo stesso tempo, però è più utile non fossilizzarsi solo sulle mancanze, ma anche sui piccoli miglioramenti quotidiani. Cambiare la prospettiva, a volte, può aiutare a fronteggiare la situazione con maggiore energia e positività. Non si tratta di premi tangibili, come regali o giocattoli. A volte, infatti, valorizzare un certo comportamento di fronte al bambino vale più di tanti regali. Anche un complimento, infatti, può fare una grande differenza.

 

GENITORI DI BAMBINI CON ADHD: L’IMPORTANZA DI FARE RETE

E’ importante che il bimbo, la famiglia, la scuola e i professionisti lavorino in maniera congiunta per favorire il benessere del piccolo, trovando insieme le strategie e le soluzioni più efficaci per questa specifica situazione. Il Deficit di Attenzione e Iperattività, infatti, è un disturbo che coinvolge il bambino in tutte le sue attività. Anche per questo, molte volte i bimbi con difficoltà di attenzione, concentrazione e iperattività possono sviluppare difficoltà emotive e relazionali. Spesso questi bimbi hanno una bassa autostima e scarsa fiducia nelle proprie capacità. Faticano a stringere e mantenere amicizie stabili. Possono sviluppare sintomi ansiosi o depressivi.

Data la complessità della situazione, dunque, è importante affrontare la situazione in maniera condivisa. Questo, infatti, è il modo migliore per aiutare il piccolo e la sua famiglia a raggiungere il proprio equilibrio. Per questo, come sempre, la diagnosi è solo il punto di partenza. Un lavoro su più fronti per accompagnare il bambino nella crescita e nello sviluppo è fondamentale per il suo benessere, con sé stesso e con gli altri.

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO

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